È una metodica diagnostica incruenta che consente di valutare l’irrorazione o flusso sanguigno del muscolo cardiaco ed in alcuni casi la sua funzione. Ne esistono diversi tipi ma tutti sono caratterizzate fondamentalmente dalla necessità di iniettare una sostanza particolare detta “tracciante radioattivo” e dalla misurazione di come questo sia captato dal cuore. Può essere eseguita a riposo e dopo uno sforzo. Nella maggior parte dei casi è necessario eseguirla sia a riposo che dopo sforzo.
Nella modalità più comune al paziente viene fatto compiere uno sforzo pedalando su una bicicletta. Nel momento in cui lo sforzo è massimo si inietta il tracciante radioattivo che verrà catturato molto bene nelle regioni ben irrorate (ben ossigenate) del cuore e meno bene nelle regioni mal irrorate. Nelle regioni in cui è avvenuto un infarto il tracciante non verrà catturato per nulla.
A CHE COSA SERVE
I motivi principali per cui si esegue questo esame sono:
– la ricerca della presenza di ischemia miocardica provocabile con lo sforzo o con l’infusione di farmaci;
– la ricerca di muscolo cardiaco non funzionante ma vitale;
– la funzione globale o segmentaria del cuore.
È PERICOLOSO USARE IL TRACCIANTE RADIOATTIVO?
Le quantità di sostanza radioattiva iniettata è molto piccola per cui non è pericolosa. In ogni caso il minimo rischio presente è giustificato dalle importanti informazioni che possono essere ottenute con questo esame.